I bambini altamente sensibili comprendono tutti quei bambini che hanno delle caratteristiche personali e un’organizzazione neurobiologica particolarmente sensibile ai cambiamenti e alla percezione dell’ambiente circostante. Questo può portarli a sviluppare una ipersensibilità che si manifesta attraverso condotte e atteggiamenti che, se non vengono compresi e contestualizzati, possono portare i caregiver e le persone attorno a questi bambini a considerarli fragili e vulnerabili, ignorandone gli aspetti positivi che tale sensibilità può, invece, indurre. L’ipersensibilità nei bambini può essere spiegata anche dalle teorie dei modelli dell’elaborazione sensoriale di Dunn, così come gli stili temperamentali studiati da Giovanna Axia et al., e ancora dai bambini con particolari caratteristiche temperamentali e definiti da Thomas e Chess facili, difficili e lenti a scaldarsi. È interessante notare come la relazione di attaccamento tra questi bambini e i loro caregiver può determinare una traiettoria evolutiva ricca di risorse o di fattori di rischio e conseguenti possibili compromissioni.
Pierandrea Mirino, Phd
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