Lo Psicologo si occupa di studiare il comportamento, al fine di comprendere e interpretare i processi mentali, affettivi e relazionali che lo determinano. La psicologia è una scienza articolata e complessa.
Lo Psicologo e le altre professioni.
Facendo un rapido giro tra i Forum di discussione on-line o su Facebook, si può notare la confusione che esiste attorno alle figure professionali che operano nell’ambito della salute mentale. La domanda più frequente, ad esempio, è: qual è la differenza tra psicologo e psichiatra? Non è mia intenzione dirimere tutti i dubbi su tale argomento, ne tanto meno fare confronti tra professioni, anche per l’impossibilità dell’impresa, ma di illustrare a grandi linee chi è e cosa fa lo Psicologo, cercando di contribuire a far conoscere maggiormente questa professione e il suo apporto sia in ambito clinico che negli altri settori in cui opera.
Ritornando alla domanda del paragrafo precedente, “qual è la differenza tra psicologo e psichiatra?”, iniziamo col dire che non è possibile confrontare due professioni, dove il confronto non può che essere riduttivo e spesso errato, dato che si tratta di paragonare un medico specialista, lo psichiatra, e un professionista del comportamento, nella molteplicità dei suoi aspetti normali e patologici, lo psicologo, spesso conosciuto solamente in ambito clinico sanitario.
Ho letto molte inesattezze in giro per il web e sui vari forum che si occupano dell’argomento, frasi del tipo: “se vai dallo psichiatra ne esci con una prescrizione” o “dallo psicologo ci vai per fare una chiacchierata“ oppure “è meglio lo psicologo… o meglio se vai dallo psicanalista”.
Mi preme sottolineare solamente che, spesso, è necessario rivolgersi sia allo psicologo che allo psichiatra, o ad altri specialisti della salute mentale, per poter affrontare alcune spiacevoli problematiche o patologie. Rivolgetevi tranquillamente a uno dei due professionisti. Se andrete direttamente dallo psicologo, ad esempio, sarà sicuramente lui stesso a indicarvi se è necessario l’intervento anche di un medico psichiatra o di altri professionisti della salute.
Dopo aver fatto questa doverosa introduzione, vi parlerò quindi dello Psicologo e delle sue specializzazioni: lo Psicologo, chi è e cosa fa?
Come si diventa Psicolgo.
Per poter diventare Psicologo è necessario un percorso formativo che non si esaurisce con il conseguimento della laurea o attraverso una formazione a distanza (ultimamente promosse da università telematiche), se pur di alto profilo. Infatti, può definirsi psicologo solamente chi ha conseguito la Laurea Magistrale (percorso della durata di cinque anni) in psicologia clinica, sperimentale, in neuroscienze cognitive, psicologia del lavoro o altri corsi di laurea offerti dalle facoltà di psicologia delle università; ha effettuato un tirocinio della durata di 1000 ore, seguito da un tutor (Psicologo esperto), presso una struttura autorizzata; ha superato l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo e solo successivamente si è iscritto alla sez. A dell’albo degli psicologi.
Le aree di intervento della psicologia sono molteplici, specialistiche e vanno dalla clinica, alla psicologia del lavoro, la neuropsicologia, la psicologia giuridica-forense, la psicoterapia, il marketing, la psicologia dello sport, la psicologia pediatrica e altre. In questo articolo mi soffermerò, però, solamente su alcune di queste specializzazioni che mi riguardano più da vicino, rimandandovi al sito del CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) per ulteriori approfondimenti sull’argomento.
Facendo un discorso trasversale alle singole specializzazioni in ambito psicologico, possiamo dire che lo Psicologo si occupa di prevenzione, diagnosi, riabilitazione, sostegno e interviene sulla qualità della vita e nelle realizzazioni personali e professionali; sulla comunicazione, la motivazione, l’orientamento professionale e l’autostima; si occupa della risoluzione di situazioni personali e relazionali che rappresentano criticità per l’individuo nelle varie fasi di vita e dello sviluppo; di valutazione e riabilitazione cognitiva (memoria, attenzione, percezione, linguaggio, etc.); del benessere psicofisico: cambiamento delle cattive abitudini, controllo e gestione dello stress e delle emozioni.
Per avere un’idea più chiara di cosa si occupa lo Psicologo, basta leggere l’art. 1 della legge 56/89 che tratta dell’ordinamento della professione di Psicologo: “La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.”
Come avete potuto leggere, identificare lo Psicologo con la sola attività clinica è alquanto riduttivo.
Consigli di lettura
Attraverso questo link puoi trovare alcuni interessati libri di psicologia come, ad esempio, il libro sull’Intelligenza Emotiva, edito da Rizzoli, di D. Goleman
Lo Psicologo e la Neuropsicologia.
Se non è molto chiaro cosa fa lo psicologo, ancora meno lo è di cosa si occupa il Neuropsicologo.
La Neuropsicologia è una specializzazione della Pscicologia; vediamo adesso di cosa si tratta. Il termine “Neuropsicologia” nasce alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1948, in un simposio dell’American Psycological Association intitolato Neuropsychology. La Neuropsicologia è “la disciplina che ha come oggetto di studio le funzioni mentali superiori nel loro rapporto con le strutture cerebrali. Essa si fonda sullo studio dei disturbi del comportamento conseguenti a una lesione di tali strutture in seguito a una malattia (neuropsicologia umana) o dopo una loro modificazione sperimentale (neuropsicolgia animale)”. (Henri Hécaen, 1972) **
Possiamo dire quindi che la Neuropsicologia è la disciplina che ha come obiettivo lo studio dei processi cognitivi (percezione, apprendimento, linguaggio, pensiero, attenzione, memoria, motivazione ed emozione) e comportamentali correlandoli con i meccanismi anatomo-fisiologici del sistema nervoso. La Neuropsicologia mira a spiegare quale struttura o rete neurale cerebrale è coinvolta in un certo processo cognitivo o comportamentale, attraverso lo studio di lesioni del cervello, congenite o acquisite, e come poter riabilitare le funzioni coinvolte.
Per diventare Neuropsicologo è chiaro che non basti la laurea in psicologia ma è necessario una particolare formazione in ambito clinico o sperimentale, attraverso la frequenza di una scuola di specializzazione in Neuropsicologia che rilascia il titolo di Specialista (Neuropsicologia Clinica) o attraverso Master ed esperienza equivalente, oppure con il conseguimento di un dottorato di ricerca in tale ambito (Neuropsicologia Sperimentale).
Consigli di lettura
Se vuoi approfondire l’argomento, puoi fare riferimento al manuale di Neuropsicologia edito da Zanichelli, di G. Denes, L. Pizzamiglio, C. Guariglia et. al, oppure al manuale di Neuropsicologia edito da “il Mulino”, di E. Làdavas e A. Berti
Lo Psicologo Psicodiagnosta.
Un’altra specializzazione, trasversale a tutte le attività dello psicologo, è la psicodiagnostica. I test rappresentano uno strumento diagnostico e di valutazione essenziale in ambito psicologico, e sono riconosciuti per la loro importanza ed efficacia nei differenti contesti dove la stessa opera.
Lo Psicodiagnosta è uno Psicologo che, oltre al percorso formativo necessario a diventare Psicologo, visto all’inizio dell’articolo, ha conseguito una formazione adeguata, corsi o master, per l’utilizzo di specifici strumenti psicologici statisticamente validati e riconosciuti. Sebbene lo psicologo possa somministrare i test anche senza questa specifica formazione è molto importante che lo stesso si formi sull’uso degli stessi.
Esistono numerosi strumenti testologici e ognuno di questi è specifico per un determinato scopo. Ci sono test di personalità e neuropsicologici: per indagare la memoria, il linguaggio, l’apprendimento, l’orientamento etc.; test di Intelligenza, test di orientamento scolastico e professionale, test attitudinali, test di analisi dei contesti lavorativi e organizzativi etc. Per tale motivo è necessario che lo Psicologo Psicodiagnosta approfondisca adeguatamente l’uso di tali strumenti, attraverso una formazione specialistica.
Consigli di lettura
Un buon manuale generale è il Manuale di psicopatologia e psicodiagnostica, edito da “Il Mulino”, di E.Sanavio
Lo Psicologo esperto in Psicologia Giuridica e Forense.
Vorrei chiudere quest’articolo illustrando brevemente la Psicologia Giuridica e Forense, una branca della psicologia che è a metà strada tra la scienza del comportamento, la psicologia, e il diritto. La Psicologia giuridica, infatti, si interessa di spiegare il comportamento umano, laddove il Diritto si focalizza sulla sua regolamentazione attraverso norme. Per approfondimenti vi rimando a un altro articolo del mio blog specifico sull’argomento: Psicologia giuridica e forense.
Consigli di lettura
Se vuoi approfondire l’argomento, puoi fare riferimento al libro dal titolo Neuropsicologia forense, edito da “Il Mulino”, di A. Stracciari, A. Bianchi e G. Sartori che, anche se ha qualche anno, è scritto molto bene. Un manuale per gli addetti ai lavori che non dovrebbe mancare sulla scrivania di uno Psicologo giuridico, è sicuramente il trattato di psichiatria forense, edito da UTET, di U. Fornari.
Per alcuni libri divulgativi sulla psicologia e le scienze sociali, puoi vedere invece questo elenco.
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Approfondimenti
** Alla luce degli studi in neuroscienze con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, attraverso le neurosimulazioni e la modellistica computazionale del cervello, si potrebbe aggiungere, anche se alcuni colleghi potranno non essere d’accordo, alla definizione di Hécaen, la “neuropsicologia computazionale” quale studio di lesione dei modelli computazionali di cervello simulato; specialmente di quei modelli realizzati attraverso l’uso di Spiking Neuron, che mirano a realizzare circuiti neurali che mantengano una maggiore compatibilità biologica e un livello di astrazione inferiore rispetto ai modelli computazionali meno recenti.
Questo articolo nasce con intento divulgativo. Eventuali semplificazioni sono volute al fine di renderlo di più facile lettura e comprensione.
PER ME E’ STATO UNA PRESENZA IMPARZIALE E SILENZIOSA CON CHI HO CONQUISTATO L’UNITA’ INTERIORE E COSCIENZA ILLUMINATA DOPO IL SUSSEGUIRSI DI SOGNI CHE MI HANNO LIBERATA DALLE SCORIE FAMIGLIARI ETC…
Grazie Maria Grazie per il commento!