Sindrome da rientro dalle vacanze: ecco come combatterla

Puntualmente, a Settembre, ci ritroviamo a fare i conti con la sindrome da rientro delle vacanze.

Per il periodo in cui stacchiamo la spina, ci sentiamo liberi, meno stressati e decisamente ci godiamo il relax. Arriva però la resa dei conti e può manifestarsi la post-vacation blues, la “malinconia di fine vacanze”.

Finite le ferie si ritorna ai ritmi di tutti i giorni: si torna nel traffico, si rientra a lavoro, i figli devono andare a scuola e ci sono un sacco di impegni a cui far fronte. Il tutto quest’anno, come nel 2020, è appesantito ancora una volta dal covid19.

Ecco che con la ripresa della routine, si può presentare la sindrome post ferie ovvero un malessere fisico e psicologico, una risposta non patologica allo stress.

E’ vero, dopo le vacanze ci si sente meglio ma pare che questi benefici non siano durevoli.

Uno studio condotto dall’American Pyschological Association, nel 2018, ha sottolineato proprio questo fatto: due persone su tre, in America, dichiarano che i benefici delle ferie spariscono quasi subito o dopo poco tempo.

Lo studio condotto sugli degli americani ha evidenziato gli effetti positivi della vacanze:

  • il 68% si sente più positivo
  • il 66% ha più energia
  • il 57% si sente più motivato
  • il 58% si sente più produttivo

Di contro però il 24% afferma che gli effetti positivi delle ferie spariscono quasi subito, mentre i 40% afferma che i benefici scompaiono in un paio di giorni.

Secondo l’Istat, in Italia, un italiano su dieci risente dello stress da rientro delle vacanze.

Claudio Mencacci, della Società Italiana di Psichiatria, sottolinea come un italiano su tre presenta caratteri di somatizzazione causati da questa sindrome, con maggior effetto tra i 25 e i 45 anni.

Di seguito approfondiremo la sindrome da rientro al lavoro, parleremo di come si manifesta e dei metodi per affrontarla.

Che cos’è la sindrome da rientro dalle vacanze e come si manifesta

La sindrome da rientro al lavoro non va inquadrata come una patologia, bensì come un malessere temporaneo.

E’ un momentaneo stato di malinconia, di disagio: potremmo definirlo uno stato di transizione, non vissuto da tutti in egual misura. Alcune persone avvertono stanchezza, altre ansia, altre ancora possono sentirsi lievemente depresse.

In linea di massima, tutte le persone che ne soffrono hanno difficoltà a reinserirsi nella routine, soprattutto lavorativa e avvertono disagio nelle prime settimane.

Vale anche per i bambini, ovviamente, perché devono affrontare il rientro scolastico.

Che cosa succede nel nostro fisico?

Il sistema ipotalamo-ipofisi-surrene produce cortisolo, ovvero l’ormone dello stress, per affrontare le situazioni che il cervello identifica “di pericolo”. Il cosiddetto “combatti o fuggi” per l’appunto,

ne consegue che si manifestano diversi sintomi che inquadriamo come “stress da rientro vacanze”.

Quali sono questi sintomi?

Si registrano soprattutto episodi di insonnia, agitazione, ansia, nervosismo e irritabilità, cambi repentini di umore, poca concentrazione, astenia, lieve depressione e malinconia.

Fra i disturbi fisici ci sono: spossatezza, inappetenza o fame nervosa, dolori muscolari, disturbi digestivi, dell’intestino, abbassamento delle difese immunitarie, bruxismo, tachicardia e mal di testa.

Questa sintomatologia dura generalmente una, massimo due settimane, e si attenua man mano che si riprendono i ritmi.

Come combattere la sindrome da rientro dalle vacanze

Il post vacation blues ci attende dietro l’angolo, ma noi sappiamo come sconfiggerlo.

Di seguito vediamo quali sono i metodi migliori per non soccombere allo stress da rientro.

sindrome-da-rientro

Riabituarsi ai ritmi

Si comincia a piccoli passi, almeno una settimana prima del rientro. Non si va a dormire troppo tardi e non ci si alza tardi la mattina. La sveglia gradualmente viene spostata di mezz’ora prima fino ad arrivare all’orario di sveglia del rientro. A proposito: spegnete presto la tv, leggete un libro, ascoltate la radio, niente tablet, niente telefoni.

Si evitano le bevute serali, preferendo una tisana rilassante e si cerca di seguire una dieta moderata composta soprattutto di frutta e verdura.

Ritagliarsi degli spazi

Quando si torna al lavoro non ci si deve sentire affogati, è inutile affollarsi fin dai primi giorni. Stabilire dunque quali saranno i momenti in cui “si staccherà la spina”, programmare passeggiate ed attività per distrarsi.

Programmare un break

Se il primo o il secondo week-end lo consentono organizzare un’escursione, una gita o un’attività che ci aiuti a liberaci dallo stress. In questo modo le prossime ferie non sembreranno poi così lontane.

Esporsi al sole e fare attività fisica

Non c’è niente di meglio dell’attività fisica per contrastare lo stress: tirate fuori la bici, iscrivetevi ad un nuovo corso, camminate in spiaggia, insomma fate in modo che lo sport sia all’aperto.

Se non avete tantissimo tempo fate una passeggiata, ed esponetevi al sole per mezz’ora circa, anche sul balcone. La vitamina D aiuta a contrastare gli stati depressivi.

Pensieri positivi e buoni propositi

Per motivarsi, al rientro dalle ferie, si può fare un elenco di obiettivi da raggiungere, piccole conquiste niente di gigantesco. E’ importante essere propositivi e cercare di esprimere pensieri positivi sul rientro a lavoro.

Riprendete i vostri hobby Di solito in vacanza gli hobby si trascurano, si parte o si è distratti e si finisce con l’accantonare le attività invernali. Ora che si riprende potete ricominciare a distrarvi, nel tempo libero, con quelle attività che vi aiutavano ad allentare lo stress prima delle ferie.

5 piccoli trucchi per ripartire alla grande

Vediamo i piccoli hacks utili contro lo stress da fine ferie:

  1. Bere molta acqua. Ebbene sì, secondo  Elisabetta Bernardi, biologa specialista in Scienza dell’Alimentazione e membro dell’Osservatorio Sanpellegrino, restare idratati aiuta a migliorare la memoria, allevia la spossatezza, migliora la concentrazione e l’umore. Avete mai fatto caso che quando bevete poco siete irritabili, stanchi e vi viene mal di testa?
  2. Fare yoga e meditazione. Basta anche mezz’ora ed è un ottimo trucco per permettere al cervello di prendersi una pausa. Niente di eccezionale: mettete una musica rilassante, fate stretching e sgombrate la mente. Provare per credere.
  3. Disegnare e colorare i mandala. Se non sapete disegnare non importa, scaricate i mandala e colorateli, sembra una cosa da nulla ma vedrete che lo stress si allenterà tantissimo. Se poi ci sorseggiate sopra una tisana rilassante con musica ayurvedica di sottofondo è il top.
  4. Un bagno caldo. Non fatevelo mancare mai, la sera per spezzare la tensione della giornata via libera a doccia o bagno caldo. Magari con fragranze piacevoli e rilassanti, come limone, lavanda e camomilla.
  5. Integratori. Questo è il momento giusto: vitamina D, vitamina B12, vitamina C e Omega3 saranno i vostri principali alleati perché sostengono il vostro corpo, il vostro umore e vi preparano contro lo stress da malanni invernali.

Quando chiedere aiuto?

Se la sindrome da rientro al lavoro non migliora, se vi sentite più depressi, più stanchi e l’umore è sempre a terra, è il momento di rivolgersi ad uno psicologo.

Qualche seduta può aiutare a sconfiggere questo problema, per vivere più serenamente la routine e riuscire a reinserirsi nella vita di tutti i giorni.

Fonti

Vacation Time Recharges US Workers, but Positive Effects Vanish Within Days, New Survey Finds

Questo articolo nasce con intento divulgativo. Eventuali semplificazioni sono volute al fine di  renderlo di più facile lettura e comprensione.

Attenzione: Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.

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